L'accessibilità digitale come necessità e opportunità
Con l'entrata in vigore del Decreto Legislativo 82/2022, l'accessibilità digitale non è più solo una buona pratica, ma un requisito normativo per molte aziende italiane. Questo nuovo quadro regolatorio, che recepisce l'European Accessibility Act, punta a garantire che prodotti e servizi digitali siano fruibili da tutti, inclusi gli utenti con disabilità.
Per molte aziende, l'impatto della normativa va oltre gli interventi tecnici, toccando aspetti come la progettazione dell'esperienza utente (UX) e la pianificazione strategica di nuovi progetti. Questo articolo nasce per portare chiarezza su un tema sempre più cruciale, in risposta alle numerose richieste ricevute dai nostri clienti. Per farlo, abbiamo coinvolto anche il nostro team di consulenti legali, esperti nel tradurre in azioni pratiche i requisiti normativi e nell’offrire un’interpretazione coerente delle disposizioni attualmente disponibili.
Il Decreto Legislativo 82/2022: Cosa prevede?
Il Decreto Legislativo 82/2022 è stato introdotto per recepire sul territorio italiano i requisiti di accessibilità per prodotti e servizi digitali. La normativa si applica agli operatori economici che:
- Producono o distribuiscono prodotti specifici (hardware, software, terminali self-service).
- Offrono servizi digitali, con particolare attenzione al commercio elettronico rivolto ai consumatori.
Tra i prodotti coinvolti troviamo:
- Apparecchiature hardware e software destinate al consumatore finale.
- Terminali self-service per pagamento o servizi elettronici.
- Lettori di e-book.
Per quanto riguarda i servizi, il decreto interessa:
- Servizi di commercio elettronico, come siti e applicazioni mobili per concludere contratti con i consumatori.
- Altri settori specifici, come trasporti, banking e media.
Un aspetto interessante è l’esclusione temporanea delle microimprese e, per ora, del commercio B2B, restringendo quindi l’applicabilità ai servizi e prodotti B2C. L’obiettivo principale è garantire che i consumatori possano accedere agevolmente a strumenti digitali di uso quotidiano.
Riferimento normativo: D.Lgs. 82/2022.
Chi è coinvolto e quali sono i rischi?
Le aziende che non si adeguano agli obblighi normativi rischiano gravi conseguenze. Tra le sanzioni previste:
- Sanzioni pecuniarie: previste dall’art. 24, che variano a seconda della gravità delle violazioni.
- Oscuramento del sito web: ai sensi dell’art. 21, in caso di mancata conformità persistente, il servizio offerto potrebbe essere sospeso o reso inaccessibile.
Ambiguità normative e interpretazione
La normativa solleva alcune questioni interpretative. Ad esempio, mentre è chiaro che l’e-commerce rivolto ai consumatori rientri nell’ambito del decreto, resta il dubbio sull'applicabilità ai cosiddetti "siti vetrina", utilizzati solo a fini informativi o pubblicitari.
Senza linee guida definitive da parte dell’AGID, l’interpretazione si basa su:
- Significato letterale: la normativa cita espressamente contratti di consumo.
- Intenzione del legislatore: si mira a promuovere l’accesso per i consumatori finali.
Nonostante l’assenza di obblighi formali per i siti vetrina, un approccio proattivo potrebbe rivelarsi strategico, sia per anticipare futuri sviluppi normativi sia per evitare potenziali contestazioni.
Requisiti pratici per le aziende
Adeguarsi al Decreto Legislativo 82/2022 richiede alle aziende un approccio strutturato e multidimensionale, che coinvolga sia aspetti tecnici che di progettazione dell'esperienza utente (UX). La normativa impone requisiti specifici che non possono essere trascurati, ma che rappresentano anche un’opportunità per migliorare la qualità dei servizi offerti.
Tra i requisiti principali troviamo:
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Adozione degli standard WCAG
Le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) rappresentano il riferimento principale per garantire che i contenuti web siano percepibili, utilizzabili, comprensibili e robusti per tutti gli utenti, inclusi quelli con disabilità. Questi standard si articolano in vari livelli (A, AA, AAA), con il livello AA come obiettivo minimo per la conformità. -
Dichiarazione di accessibilità annuale
Ogni azienda deve redigere e pubblicare una dichiarazione di accessibilità sul proprio sito web. Questo documento non è solo un atto formale, ma un segnale di trasparenza verso gli utenti, che certifica il grado di conformità del sito agli standard richiesti e impegna l’azienda a mantenere un livello elevato di accessibilità. -
Strumenti di feedback per gli utenti
Le aziende devono predisporre meccanismi per raccogliere segnalazioni dagli utenti su eventuali difficoltà di accesso. Questo strumento consente non solo di rispondere tempestivamente alle problematiche, ma anche di costruire un dialogo diretto con gli utenti, migliorando la fiducia e il coinvolgimento.
Oltre a soddisfare questi requisiti minimi, adeguarsi in modo proattivo può rappresentare un vantaggio competitivo. Investire in accessibilità non solo previene segnalazioni o sanzioni, ma migliora l’esperienza complessiva degli utenti, rafforzando la reputazione aziendale e ampliando il pubblico di riferimento.
Un’alternativa in caso di costi sproporzionati
In alcuni casi, il costo delle modifiche e implementazioni necessarie per garantire l’accessibilità potrebbe risultare sproporzionato rispetto ai benefici attesi. La normativa stessa, nell’art. 13 e Allegato IV, prevede la possibilità di ottenere un’esenzione parziale o totale, a condizione che venga fornita una consulenza specifica che certifichi l’esistenza di questi costi sproporzionati.
Attraverso un’analisi accurata del contesto aziendale, è possibile determinare se questa opzione sia percorribile, evitando così interventi inutilmente onerosi.
Passaggi per adeguarsi alla normativa
Il percorso di conformità alla normativa non si limita a interventi tecnici, ma richiede una strategia integrata che coinvolga anche la progettazione dell’esperienza utente (UX). Per le aziende, ciò significa non solo adattare le piattaforme esistenti, ma anche ripensare i nuovi progetti in un’ottica di accessibilità sin dalla fase iniziale.
Fasi chiave del processo
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Audit tecnico iniziale
Il primo passo consiste in un’analisi approfondita del sito web o della piattaforma digitale per identificare le aree non conformi agli standard WCAG. L’audit tecnico dovrebbe includere:- Verifica del codice sorgente.
- Test sull’accessibilità del design e dei contenuti.
- Valutazione della compatibilità con tecnologie assistive (es. screen reader).
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Revisione tecnica e design
Una volta individuate le criticità, è necessario intervenire sia sul codice che sull’interfaccia utente:- Modifiche al codice: correggere errori che impediscono una navigazione accessibile, come l’assenza di etichette per i moduli o l’uso improprio degli attributi ARIA.
- Adattamenti al design: ripensare la struttura visiva per migliorare la leggibilità (es. contrasti cromatici, dimensione dei font) e rendere l’esperienza più intuitiva.
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Pianificazione di nuovi progetti
Per i nuovi progetti, l’accessibilità dovrebbe essere considerata sin dalle prime fasi di progettazione. Questo approccio "by design" non solo riduce i costi di adeguamento futuro, ma garantisce che l’intero processo di sviluppo sia allineato con gli standard richiesti. Pensare in chiave accessibile fin dall’inizio significa:- Progettare interfacce inclusive, considerando utenti con diverse abilità.
- Testare iterativamente la piattaforma per correggere eventuali problemi prima del lancio.
Un approccio preventivo per il futuro
Investire nell’accessibilità non deve essere visto come un costo aggiuntivo, ma come un elemento strategico che rafforza il posizionamento aziendale e migliora la qualità complessiva dell’esperienza utente. Le aziende che integrano l’accessibilità nei nuovi progetti non solo rispettano la normativa, ma dimostrano un impegno concreto verso l’inclusività e l’innovazione.
Opportunità e vantaggi della conformità
Conformarsi al decreto non significa solo evitare sanzioni, ma rappresenta anche una strategia di crescita. I benefici includono:
- Accessibilità universale: garantire un’esperienza ottimale per tutti gli utenti.
- Reputazione aziendale: dimostrare attenzione verso l’inclusività migliora l’immagine dell’azienda.
- Espansione del mercato: raggiungere un pubblico più ampio, inclusi gli utenti con disabilità, rappresenta un vantaggio competitivo.
Come possiamo aiutarti?
In Turatti Consulting, abbiamo sviluppato un approccio strutturato per supportare le aziende nell’adeguamento alla normativa:
- Audit tecnico: identificazione delle criticità tecniche e del rispetto degli standard WCAG.
- Consulenza strategica e operativa: progettazione e implementazione di soluzioni accessibili.
- Stesura dichiarazione di accesibilità: assistenza nella pubblicazione della dichiarazione di accessibilità e gestione dei feedback degli utenti.
L’accessibilità non è solo un obbligo, ma un’opportunità per innovare e distinguersi in un mercato sempre più attento all’inclusività. Contattaci per scoprire come possiamo aiutarti a fare la differenza.
NR: Abbiamo scelto di approfondire questo tema con il supporto del nostro team legale per offrire alle aziende una visione chiara e strumenti pratici, aiutandole a navigare tra obblighi normativi e opportunità strategiche.
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